Anno di violenze e congiure, la “Capitale del Mondo” fu campo di battaglie private e pubbliche; teatro di complotti ed intrighi: pretoriani e senatori, legionari e gladiatori, filosofi e letterati, schIavi e liberti, vestali e prostitute, maghi e fuorilegge.

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mercoledì 30 marzo 2022

AQUILINUS

 

 

 


Era Aquilinus che, dal Velabro al Campo Marzio, dal Celio al Palatino, tutti conoscevano bene. Aquilinus: modello del rifugiato della cloaca, del frequentatore dei fornici, dei bassifondi della città. Aquilinus, sempre  più pallido, sempre più alto dentro la nuova tunica laticlavia avuta o rubata a chissà chi. Un piccolo fantasma nascosto entro vesti per adulti. Quasi un gioco, quel nascondersi in una veste da grandi. Non una tunica praetexta per fanciulli, dismessa da qualche piccolo patrizio; non calzari infantili o piedi nudi come tutti gli altri piccoli miserabili vestiti dalla pietà della gente, ma caligae. Caligae militari ai piedi arrossati dal freddo; grosse come barche. Anche queste reperite in chissà quale modo. Quella piccola orgogliosa canaglia non si sarebbe mai fatto vestire dalla pietà di alcuno. Le cose, lui, preferiva prendersele.

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