Anno di violenze e congiure, la “Capitale del Mondo” fu campo di battaglie private e pubbliche; teatro di complotti ed intrighi: pretoriani e senatori, legionari e gladiatori, filosofi e letterati, schIavi e liberti, vestali e prostitute, maghi e fuorilegge.

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lunedì 28 settembre 2015

commento di ROSANNA GUERRINI su FACEBOOK / Il Salotto delle Muse


Ho appena finito di leggere il libro La decima legione di Maria Pace, il primo volume. Un libro interessantissimo sia per la trama , avvincente, che tiene fino all'ultimo col fiato sospeso, sia per la caratterizzazione dei personaggi,approfondita e varia e infine per la parte storica, la descrizione degli usi, della vita,di tanti particolari che non conoscevo e che arricchiscono il romanzo. Scritto, infine, molto ben

domenica 6 settembre 2015

COMMENTO di ROBERTO TEDESCO





ROBERTO TEDESCO Romanzi " che passione!"

COMMENTO

Ho letto il primo volume dell’opera di Maria Pace “La decima legione”. Dopo aver chiuso la quarta di copertina, mi sono sentito subito più arricchito, avendo assaporato ogni parola, ogni descrizione, di quella parte di storia romana che ho sempre amato. Inoltre, lo stile di scrittura dell’autrice, ricco di lemmi in latino, mi ha fatto calare nella vita di quel tempo, così anticipatrice degli usi e costumi di quella di oggi. Confesso di essermi servito del computer per tradurre le numerose parole e frasi in latino meno note. Una lettura veramente interessante, che mi ha riportato alla memoria il film kolossal del 1951 “Quo vadis?” diretto da Mervyn LeRoy, in cui Robert Taylor interpretò la parte del tribuno Marco Vinicio (o Marco Valerio Flavio) e, Debora Kerr, quella di Licia (o Lucilla), la liberta convertita al cristianesimo. La trasposizione cinematografica, comunque, non corrisponde in tutto al racconto di Maria Pace e ci sono delle discrepanze anche con l’omonimo romanzo storico del premio Nobel per la letteratura (1905) Henryk Sienkiewicz, da cui è stato tratto il film. Infatti, pare evidente che la sceneggiatura del film sia stata adattata alle esigenze cinematografiche del pubblico di allora, appassionato di ricostruzioni storiche spettacolari. La scrittrice, invece, fa rivivere quell’epoca nella sua autentica dimensione storica, descrivendo con lucidità gli scenari in cui nascevano gli intrighi e le cospirazioni politiche, la crudeltà degli uomini asserviti al potere dell’imperatore e le persecuzioni ai primi cristiani del sanguinario Nerone. In questo contesto s’inserisce il tormentato amore di Marco Valerio per Lucilla Pisone, che viene coronato con il loro matrimonio dopo tante peripezie.